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Caro Papa,
Mi ricordo quando, nel 1998 Tu sei venuto a celebrare
"l'Angelus" a Borno.
Io ero in vacanza lì, e quando sei passato a dare la mano ai
giovani, io ho cercato di dartela, ma non sono riuscita.
In ogni modo nell'istante in cui ho alzato la mano per
dartela, i giornalisti hanno scattato una fotografia.
Così siamo finiti su tutti i giornali.
Questa foto io l'ho appesa in casa mia e il Tuo braccio è
proprio sopra la mia testa. Così mi sento protetta da Te
e sono certa che Tu lo farai, come hai sempre fatto con tutti.
Quando ho saputo la notizia della tua morte sono scoppiata a
piangere e il mio fratellino è corso subito a consolarmi: sono
sicura che l'hai mandato proprio Tu. |

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Ora sono triste perché non ci sei più,
ma so due cose molto important; la prima è che ora vivrai per
sempre e la seconda è che sei felice perché hai coronato il Tuo
sogno: vedere Maria e Dio che aspettavi di incontrare da tutta la
vita.
Adesso sei in paradiso con i miei nonni e con Mons. Gennaro
Franceschetti: per favore salutameli e dagli un bacio da parte
mia. Ci tenevo a dirti che per me Tu non eri "un Papa" come gli
altri (anche se io non li ho conosciuti perché sono nata nel 1993
e in quell'anno c'eri Tu come Papa) ma eri "IL PAPA" e lo sarai
per sempre.
ARRIVEDERCI KAROL
CI RITROVEREMO IN PARADISO
Maria Lucia
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